sabato 18 febbraio 2012

NEL BOSCO DI EINSTEIN

Le fate e gli animaletti del bosco sono sempre stati simpatici a tutti!
Io li adoro.
Crederci? Più che altro mi piace sognare che qualche spiritello nel bosco ci sia, che faccia muovere le foglie, oltre al vento.
Da piccola avevo un libro di fiabe, disegni più che parole, ambientato nel sottobosco. E' da lì che ho iniziato a desiderare di vivere nel tronco di albero cavo, all'altezza delle foglie rosse cadute, che formano quel tappeto così morbido sul terriccio, all'altezza dei funghi e dei ricci, per ripararmi dal sole mentre leggo un bel libro e fare amicizia con mamma riccio che stende i panni prima di preparare la cena. Più che solo crederci volevo esserla, una fatina! Piccola piccola, luccicosa e brillante, che poteva volare dovunque!



(Chi meglio di Beatrix Potter amava il bosco e gli esserini della natura, metteva la magia delle fate nella semplicità della brughiera! Incantevole!)


Il Bosco è da sempre un posto magico già così, per le luci, i riflessi, i rumori. Sembra sempre desederto e invece ...è pieno di moviemnti, suoni e vita.





Se anche una mente precisa e puntuale come quella di Arthur Conan Doyle è riuscita a creare un personaggio come Sir holmes e allo stesso tempo un libro sulle fate .... dev'esserci qualcosa di magico da qualche parte, tra quelle foglie che danzano ai raggi del sole!



Be' insomma tutto questo preambolo per descrivere ... LA CASA DEI MIEI SOGNI!!! Una casa con intorno un bosco- o alla rovescia una casa dentro ad un bosco.








La favolosa dimora di Mony Linz Einstein.
Sì Einstein lui! Anzi LUI! Cioè la sua pronipote! Ma sempre parenti sono.
Questa la sua favolosa villa immersa nel verde, in modo molto più che inusuale. Oggi antiquaria d'hoc, fondatrice del progetto Epoca (epoca.fr), uno spazio che non basta saggiare dal sito internet ma bisogna andarci! Dove?
Ma che domande: naturalmente a Parigi! Come la sua splendida casa, immersa nel Marais.

Perchè la magia, alla fine se la cerchi bene, la trovi. Proprio lì tra i bagliori dei cristalli del lampadario della nonna che riflettono e diffrangono il primo vero raggio di sole, che annuncia la primavera.

Anche qui, a Milano, nel nostro soggiorno.

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